Perché l'assistenza di Google e Meta non può sostituire un'agenzia di marketing

Perché l’assistenza di Google e Meta non può sostituire un’agenzia di marketing

In questo articolo ti daremo delle informazioni utili che ti aiuteranno a comprendere, perché l’assistenza di Google e Meta non possono sostituire  un’agenzia di marketing.

Chi usa Google o Meta per fare Campagne lo sa bene: prima o poi arriva la chiamata. Dall’altro capo del telefono c’è un consulente di Google o di Meta, che propone un’assistenza di un’ora per “migliorare le performance delle campagne”.
È un servizio gratuito che può sembrare utile, soprattutto a chi non ha un partner di marketing, ma spesso anche a chi lo ha, e che genera fraintendimenti: clienti che pensano che quel l’assistenza possa sostituire l’analisi, la pianificazione e la gestione di un’agenzia.

In realtà, le differenze sono sostanziali.

Per capirle, occorre analizzare obiettivi, strumenti, approccio e continuità tra i due mondi: quello delle piattaforme e quello delle agenzie.

1. Ti sei chiesto qual è l’obiettivo dell’assistenza di Google e di Meta?

Google e Meta che ormai sono aziende quotate in borsa  hanno un modello di business chiaro :  guadagnare dalla pubblicità.
Ogni consulente che chiama ha KPI interni misurati sulla spesa incrementale degli account che segue. In altre parole: se il cliente aumenta il budget, il consulente ha raggiunto il suo obiettivo.

Questo non significa che diano consigli sbagliati: spesso i suggerimenti tecnici sono corretti, ma il punto è che non hanno come priorità la redditività del cliente, ma la crescita del budget speso sulla piattaforma.

Insomma è come dire che hanno a cuore, in primis, il loro personale interesse; nulla di male, naturalmente, ma affidarsi ad un’agenzia vuol dire avere un interesse comune e condiviso.

Una bella differenza, non credete?

Un’agenzia, infatti, vive di fiducia e risultati: se il cliente non ottiene un ritorno positivo sull’investimento, interrompe la collaborazione. L’obiettivo quindi non è “spendere di più”, ma spendere meglio.

 

2. Assistenza lampo: un’ora pensi che possa bastare a sapere come gestire un account ? 

Un’altra criticità evidente è il tempo.
Le call di assistenza durano in media un’ora. In quei 60 minuti il consulente:

  • cerca di conoscere l’azienda,
  • analizza velocemente le campagne,
  • propone modifiche spesso standardizzate,
  • chiede conferma all’agenzia o al cliente.

Per un business che è presente online da molto tempo, con campagne attive da mesi o anni, è evidente che un’ora non può sostituire settimane di analisi, test e ottimizzazioni continue.

Molte agenzie raccontano un paradosso curioso: capita che i consulenti chiamino direttamente loro, chiedendo “quali sono gli obiettivi del cliente” o “come conviene procedere”, per poi proporre soluzioni preconfezionate che lo stesso account manager dell’agenzia aveva già valutato settimane prima.

In altre parole, si tratta di un’assistenza utile come supporto tecnico, ma non paragonabile a un percorso strategico e sartoriale come quello che può offrirti una web agency.

3. Approccio generico vs assistenza per le campagne personalizzata per ogni Brand

Il consulente della piattaforma di Meta o Google segue centinaia di account contemporaneamente. Non può conoscere:

  • i margini di guadagno dei prodotti,
  • le stagionalità specifiche del settore,
  • la brand positioning,
  • le altre attività di marketing collegate (SEO, social organico, email, CRM).

Il rischio è che i consigli siano standard, ad esempio:

  • “Aumentiamo il budget sulla campagna in corso”,
  • “Attiviamo più keyword broad match”,
  • “Apriamo l’audience, raggiungiamo più persone”.

Un’agenzia, invece, lavora su un piano integrato:

  • Analizza i dati storici.
  • Confronta competitor e benchmark di settore.
  • Studia la customer journey completa, dal primo click fino alla fidelizzazione.
  • Misura non solo il CTR o le impression, ma il ROI, il ROAS e il Customer Lifetime Value.

4. Si può proporre una campagna ADV senza conoscere il cliente e senza dare continuità? 

Un altro punto cruciale: la continuità.
Chi riceve call dall’assistenza sa che ogni mese o ogni trimestre cambia l’interlocutore. Questo genera due problemi:

  1. Mancanza di memoria storica: ogni volta bisogna rispiegare obiettivi, campagne, strategie.
  2. Consigli incoerenti: consulenti diversi propongono soluzioni opposte, senza considerare test già eseguiti.

Un’agenzia invece lavora con un team stabile che segue il cliente nel tempo, conosce i dati pregressi, sa cosa è stato provato e cosa ha funzionato o meno.

Per costruire un buon business è importante guardare avanti, tenendo però a mente anche tutti i passaggi pregressi

5. I limiti dell’analisi della piattaforma

L’assistenza di Google o Meta vede solo quello che accade dentro la piattaforma.
Non analizza:

  • la qualità delle landing page,
  • l’esperienza utente sul sito,
  • la coerenza del copy con la brand identity,
  • l’integrazione con il CRM o il gestionale,
  • il remarketing cross-channel.

Un’agenzia invece può dire:

  • “Questa campagna ha CTR ottimo ma non converte perché la landing è lenta.”
  • “Questo prodotto ha margine troppo basso, meglio spingere un’altra categoria.”
  • “Meglio integrare anche newsletter e automation, così aumentiamo il valore per cliente.”

6. Da imprenditore come faccio a valutare chi è meglio rivolgermi? 

Per un imprenditore che riceve la chiamata, non è facile distinguere tra un’assistenza automatica di META o GOOGLE ADS e a volte, le informazioni fornite si scontrano con ciò che il consulente privato o l’agenzia, dedicati al brand, hanno invece valutato e anche testato nel tempo. Ecco alcune metafore utili 👍

  • Medico vs farmacista 🩺
    • Google/Meta = farmacista che legge il bugiardino e ti dice il dosaggio standard.Agenzia = medico che ti conosce, analizza esami, prescrive la cura su misura.
  • Allenatore vs coach personale
    • Google/Meta = l’allenatore che urla “correte di più”.
    • Agenzia = il coach che studia la tua condizione, la dieta e il piano d’allenamento personalizzato.
  • Mappa vs guida turistica 🗺️
    • Google/Meta = la mappa con le strade principali.
    • Agenzia = la guida che conosce i percorsi migliori, gli imprevisti e i posti nascosti.

7. Le chiamate alle agenzie: un cortocircuito

C’è poi un aspetto spesso sottovalutato: anche le agenzie ricevono queste chiamate.
Succede che un consulente di Google o Meta contatti direttamente i gestori degli account (le agenzie stesse) per proporre suggerimenti.
Paradossalmente, questi consulenti chiedono all’agenzia quali sono gli obiettivi del cliente, come se dovessero poi “validare” la strategia studiata in settimane con il cliente stesso.

Il risultato? Dopo la call, arriva una mail riassuntiva con consigli generici, spesso già applicati o addirittura contrari alla logica di business concordata con il cliente.

Per questo è fondamentale chiarire che:

  • L’assistenza della piattaforma non è in grado di sostituire il lavoro strategico e personalizzato.
  • I suggerimenti ricevuti sono utili e possono essere sfruttati per conoscere le novità della piattaforma o ricevere indicazioni tecniche che verranno così ottimizzate senza costi per il cliente, ma non devono dettare le linee guida di una campagna complessa.
  • L’Assistenza inoltre non può accedere al backend del sito e all’area del server, ma ha bisogno di un tramite professionalmente preparato che crei il collegamento tra account pubblicitario e sito. In questo caso lo sviluppatore o il marketing specialist, con competenze e accessi al sito, per la configurazione delle conversioni o del pixel.

8. Tabella di confronto 

Assistenza Google/Meta Agenzia di marketing
Obiettivo Aumentare la spesa in piattaforma Massimizzare ROI/ROAS del cliente
Durata consulenza 1 ora, call una tantum Analisi continua e ottimizzazioni
Conoscenza cliente Nessuna memoria storica Team dedicato e stabile
Analisi Limitata a campagne attive Funnel completo e business model
Consulenti Turnover elevato, consigli standard Account manager dedicato, strategia
Risultato atteso Più clic, più budget Più clienti, più fatturato

Conclusione

Le chiamate di assistenza di Google e Meta non sono “il male”: possono offrire spunti tecnici, segnalare nuove funzionalità, aiutare chi gestisce da solo le campagne.
Il problema nasce quando vengono percepite come alternative al lavoro di un’agenzia.

Un’ora di call non può sostituire mesi di analisi, test e strategia. Un consulente che gestisce centinaia di account non potrà mai conoscere in profondità il business come un team dedicato.

Per questo è fondamentale che tu sappia che
👉 Google e Meta vogliono che tu spenda di più. Un’agenzia vuole che tu guadagni di più.

La differenza è tutta qui.

 

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